L’Università di Firenze in un progetto europeo per gestire il turismo tra social e local

Proseguendo per la strada principale e prendendo la seconda a destra, si entra in un vicolo meno affollato, di un certo fascino e quasi misterioso. Difficile arrivarci se non si sa che lì si trova la vetrina di una bottega orafa con un tavolo di lavoro a vista come usavano nel Rinascimento e si lavora artigianalmente per la produzione di pezzi unici usando la pece e gli strumenti di intaglio. Niente di turistico, tutto vero.

Grazie Thomas Cook, e ora?

Grazie Thomas Cook per avere inventato il turismo moderno e per essere stato il primo organizzatore di pacchetti turistici alla portata di più persone. Le agenzie di viaggio e i tour operator hanno semplificato molte vite, fornendo ciò che poteva rendere agevole il viaggiare. Negli ultimi decenni il turismo è cresciuto fino a rappresentare uno dei settori più fiorenti dell’economia. Oggi stiamo attraversando un cambiamento caratterizzato da nuovi strumenti di comunicazione digitale che hanno modificato l’accesso alle informazioni e da mezzi di trasporto che sempre più offrono la possibilità di viaggiare velocemente a prezzi differenziati. Grandi portali online carichi di notizie, veicolano informazioni ai viaggiatori “fai da te”, che sempre più spesso pianificano avventure e spostamenti attraverso il web.

Per offrire un turismo di qualità attento alle esigenze più diverse dei viaggiatori, anche le professioni subiscono dei cambiamenti ed è necessario che gli operatori acquisiscano nuove competenze capaci di filtrare informazioni autentiche e tipiche di un luogo.

Sullo sviluppo del curriculum del Destination Manager, figura professionale capace di mappare esperienze autentiche e promuoverle verso i visitatori, sta lavorando il Dipartimento di Scienze dell’Economia e dell’Impresa dell’Università di Firenze insieme alla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione con il progetto europeo del programma erasmus +  Vector – A Vocational and Educational Curriculum Design on Tourism. L’idea è nata nell’autunno 2014, sulla base dei risultati di precedenti ricerche e sull’osservazione della vivissima cultura, dei saperi locali, e delle esperienze tipiche della regione Toscana. Il progetto vuole creare e validare una figura professionale spendibile a livello nazionale e internazionale e riconosciuta a livello europeo attraverso i crediti formativi ECVET(European Credit system for Vocational Education and Training).

I partner del progetto sono Italia, Spagna e Portogallo, tre paesi con tratti simili del turismo tipici dell’area mediterranea.

Lo Specialista del Turismo

Il Destination Manager è uno specialista del turismo, una figura professionale che conosce in modo approfondito il territorio in cui opera, con un ruolo importante nella promozione e nello sviluppo delle mete turistiche.

Insieme a marketing e comunicazione, social media, capacità relazionali, economia, budgeting, informatica, lingue straniere, ci sono anche la capacità di creare delle esperienze autentiche e la curiosità di scoprire aspetti di una cultura capaci di lasciare il segno, tutte competenze necessarie per diventare Destination Manager.

Grazie alla sua conoscenza, il Destination Manager sarà in grado di coordinare e integrare in modo strategico tutti gli elementi che compongono una destinazione. Sarà capace di proporre nei soggiorni le esperienze più tipiche e di combinare le informazioni in modo originale ed autentico. Non farà concorrenza ai già affermati portali web, ma proporrà contenuti significativi comunicati attraverso i social network.

Attualmente questa figura è presente in modo informale nello scenario nazionale e internazionale.

Il progetto Vector vuole creare un percorso formativo modulare per il curriculum vitae del Destination Manager in modo da migliorare i livelli occupazionali, aumentando le competenze e la qualità professionale dei futuri lavoratori in ambito turistico che possono trovare impiego nella rete dei tour operator, delle agenzie turistiche, degli enti pubblici ed anche come freelance.

Il progetto si propone di promuovere esperienze autentiche e di qualità dei territori e migliorare l’incontro tra domanda e offerta.  Il Destination Manager rappresenta un contributo verso un turismo sostenibile, ovvero “una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione integrata delle risorse in modo che tutte le necessità, economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita”, così come definito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) già nel 1988.

Nei panni di un turista: esperienza del turismo o turismo di esperienze.

Niente di turistico, tutto vero. In quell’altra strada, sempre un po’ stretta, si arriva a una piazzetta con dei gradoni dove potersi sedere, si accede da una strettoia , non è frequentata, qui sorge una delle chiese che maggiormente ha mantenuto un aspetto altomedievale al suo interno. Per non parlare di quella fila di persone che sbuca da un forno, sono tutti lavoratori e studenti che si accalcano con il numerino per avere un panino speciale.

Queste cose non si trovano sul web, sono sapori locali che solo chi conosce la città in modo approfondito potrà svelare per accompagnare il turista nella sua esperienza.

Il progetto europeo ha la durata di tre anni alla conclusione dei quali sarà implementato il percorso formativo del Destination Manager….vi terremo informati 😉

Contatti per info sul progetto

logo_quadr-01Unifi-01

Share Now

fondazione ricerca unifi

Related Post

Leave us a reply

quindici − dodici =