LA RIVOLUZIONE DI UN MESTIERE. LE LABSITTERS

Un progetto imprenditoriale al femminile per l’insegnamento delle lingue.

Una Startup innovativa che pensa in grande con i piccoli!

“Tra dieci anni immagino che Labsitters possa diventare non solo una realtà a livello nazionale, ma un progetto che si espande in altri paesi europei, ma anche extraeuropei, una realtà virtuale, … chi lo sa”. Scenari di sviluppo ambiziosi immaginati da Giulia Fantacci, CEO & Founder di Labsitters. Ventisette anni, una laurea magistrale in Economia aziendale presso l’Università di Firenze, e un’altra in International Management a Bologna. Oggi è un imprenditrice. 

Da una passione la creazione di una startup

Giulia fin da giovanissima coltiva la passione per i bambini con i quali ha cominciato a lavorare proponendo dei laboratori tematici. Avendo origini americane, ha pensato bene di utilizzare la lingua inglese. Durante i laboratori di giardinaggio, corsi di cucina, uscite culturali, raccolte differenziate, caccia al tesoro, ha osservato che i bambini giocando, raggiungevano grandi risultati nell’apprendimento della lingua inglese. Ha cominciato così ad elaborare un metodo di apprendimento basato sull’esperienza. Un approccio empirico basato sull’intuizione e sull’osservazione che una lingua s’impara più facilmente conversando. Il metodo ha avuto grande successo. Due settimane dopo il conseguimento della laurea con tesi dal titolo “Startup and digital marketing: the Labsitters case study”, Giulia ha aperto la sua startup innovativa ed ha iniziato il suo percorso di imprenditrice.

Giulia racconta che l’inizio è stato emozionante e molto impegnativo. Creare il team e trovare soci motivati è stato il primo passo. Contemporaneamente, gestire l’inizio di un’attività in tutte le sue aree, dalle gestione delle risorse umane, all’amministrazione, al marketing, alla formazione, alla messa a punto del metodo e dei materiali necessari, ha richiesto un grande impegno e determinazione.

Oggi la start up Labsitters è costituita da un gruppo affiatato di ragazze madrelingua che offrono un metodo che permette ai bambini di apprendere le lingue velocemente e divertendosi.

La community di Labsitters, le persone al centro.

“Stasera 25 ragazze Labsitters sono a cena a casa mia”, continua Giulia. 

Essere Labsitters vuol dire appartenere ad una community, passare del tempo insieme, ritrovarsi oltre al rapporto di lavoro. Essendo ragazze straniere, è anche un modo per integrarsi e creare delle nuove conoscenze. Una volta al mese vengono organizzati incontri. L’attenzione alle persone è alla base del gruppo di lavoro, è un punto di forza fondamentale per creare fiducia e un buon clima lavorativo.

L’esperienza in Hubble

L’incontro con Hubble, il percorso di accelerazione al quale Giulia ha partecipato – un programma di accelerazione imprenditoriale finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e promosso da Fondazione per la Ricerca e l’innovazione e Nana Bianca – ha rappresentato la crescita delle Labsitters: “… entrare in Hubble ha voluto dire sentirsi parte di qualcosa, confrontarsi con altre Startup con problemi simili da superare, ritrovarsi in ambienti con persone di grande esperienza, disponibili per qualsiasi cosa, fare formazione e acquisire nuove competenze, partecipare a fiere, avere una sede di lavoro, fare promozione, non sentirsi soli”. Attraverso Hubble, le Labsitters hanno iniziato la nuova esperienza “digitale” con la creazione di un portale che, oltre ad essere uno strumento di comunicazione, è anche uno strumento gestionale per la ricerca del personale e per l’organizzazione interna del lavoro. Si tratta di un portale interattivo dove i genitori interessati possono prenotare direttamente on-line le esperienze di proprio interesse.

Il futuro per le Labsitters

Oggi la richiesta di lingue è sempre più pressante. Un gruppo di studenti del corso di Strumenti di Business Online dell’Università degli Studi di Firenze sta svolgendo una ricerca di mercato sulle città italiane per una possibile espansione del progetto Labsitters che, al momento è presente a Firenze e Milano. “Immagino che nel futuro Labsitters possa focalizzarsi anche sull’apprendimento di più lingue” conclude Giulia e tutti noi auguriamo un grande in bocca al lupo alle Labsitters!

Informazioni 

LABSITTERS: https://www.labsitters.com

HUBBLE: http://hubble.nanabianca.it/ 

Nella foto di copertina: Giulia Fantacci, CEO Labsitters, Micaela Surchi Tutor Hubble di Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. Nelle foto a seguire il team delle Labsitters

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